5 x MILLE: positiva la stabilizzazione
“Accogliamo con entusiasmo la proposta di stabilizzare il 5xmille, perché consolida il legame che si è creato attraverso questo strumento tra cittadini e volontariato e in più potrebbe evitare anche ciò che è avvenuto negli anni passati, che lo Stato ha preso per sé una parte dei fondi che le persone avevano destinato al volontariato, attribuendosi una sorta di tangente sulla solidarietà.”
Lo ha detto il Vicepresidente della Confederazione nazionale delle Misericordie, Leonardo Sacco, a proposito del Disegno di legge per la stabilizzazione, senza tetto, del 5xmille, con primi firmatari gli onorevoli Luigi Bobba (Pd), Raffaello Vignali (Pdl) e Milena Santerini (Scelta Civica), ed al quale hanno già aderito oltre 100 deputati di vari partiti. Il Ddl è stato presentato stamani in una conferenza stampa alla Camera, cui ha presenziato lo stesso Sacco, contestualmente ad una petizione lanciata dal mensile Vita e firmata da molte organizzazioni Non profit, Misericordie comprese.
Sacco ha anche apprezzato la “copertura molto consistente, prevista in 500 milioni, 100 in più di quanto riconosciuto al 5xmille negli anni passati. Questo strumento –ha aggiunto- è essenziale soprattutto per le associazioni più piccole. Spingeremo per questo Ddl sollecitando attraverso le nostre associazioni i parlamentari dei diversi territori perché lo sostengano e ci faremo promotori attraverso la capillarità del nostro movimento, fatto di 800 confraternite e 800 mila associati, della petizione lanciata da Vita, per raccogliere più firme possibile tra la gente.”
Anche il Presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie, Roberto Trucchi, ha definito “molto positiva questa iniziativa” esprimendo “l’auspicio che compia rapidamente il suo cammino parlamentare e che arrivi a compimento in tempi brevi. La stabilizzazione del 5xmille –ha concluso- è importante soprattutto perché consolida il rapporto tra cittadini e volontariato, è una forma di riconoscimento popolare annuale al ruolo del volontariato.”
(fonte: misericordie.it)